I grappoli di Aglianico selezionati e raccolti manualmente vengono conferiti in cantina dove inizia il processo di vinificazione. Le uve pigiate e diraspate vengono portate in fermentini di acciaio dove rimangono circa 20 giorni; subiscono una macerazione a freddo tra i 6-8 °C e la fermentazione tra i 18-24 °C . Il mosto-vino, ottenuto per pressatura soffice allontanando bucce e vinaccioli, viene affinato per circa 8-9 mesi ,1/3 in legno e 2/3 in acciaio. Il vino subisce poi il bland e il processo di stabilizzazione a freddo con successiva filtrazione, imbottigliamento e affinamento in bottiglia.
Non si hanno notizie certe circa l’origine del vitigno, indicazioni ci sono prevenute da diversi studiosi che hanno, già dal 1500, enfatizzato le peculiari caratteristiche enologiche di questo vitigno.
Il Carlucci nel 1909, nella prima monografia completa del vitigno, ritiene che le colonie greche giunte nell’Italia, portarono con se le loro viti, ed è da ritenere che l’Aglianico, che si trova ancora oggi dove si insediarono i Greci, corrisponda alla vite che i Romani conoscevano con il nome di Hellenica.
L’aglianico, che beneficiando del clima delle colline salernitane, giunge a perfetta maturazione.
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