Il bianco campano Fiano di Avellino firmato da Guido Marsella si presenta con una struttura, sia al naso che in bocca, di tutto rispetto, che ci fa presagire fin da subito le potenzialità di invecchiamento di questa bottiglia. Già, perché quest’etichetta si può tranquillamente “dimenticare” in cantina per i prossimi 4-5 anni, per poi ritrovarla in una veste ancor più complessa ed evoluta. Un prodotto fortemente rappresentativo della Fiano di Avellino DOCG, denominazione che Guido ha provveduto a riportare agli onori della cronaca con etichette centrate ed eleganti.
Questo Fiano di Avellino nasce dai vigneti di proprietà della cantina Guido Marsella situati a circa 600 metri sul livello del mare. Ci troviamo all’interno di un terroir prettamente roccioso e argilloso, in cui le piante, esposte verso sud-est, vengono coltivate con il sistema del guyot. La vendemmia inizia verso la fine di Ottobre e i grappoli vengono selezionati con cura e attenzione. Dopo la diraspatura gli acini si avviano alla pressatura e il mosto fermenta in contenitori d’acciaio inox a una temperatura controllata, per poi rimanere, sempre in acciaio, a maturare 12 mesi sui lieviti. Al termine di questo periodo il vino è pronto per venire imbottigliato e commercializzato.
Il vino Fiano di Avellino realizzato dalla cantina Guido Marsella si annuncia alla vista con un colore tipicamente dorato. Complesso e affascinante il naso, che si presenta con note fumè alternate a sensazioni di frutta, anche esotica, erbe di campo e tocchi più minerali. Al palato è ricco, saporito, con un sorso energico e vivace che fa leva su una trama davvero dissetante. Un bianco del sud Italia che trova la propria vocazione gastronomica in abbinamento soprattutto con i primi e i secondi piatti a base di pesce, cucinati con diverse preparazioni.
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