Lo Zibibbo è una meravigliosa uva che trova il suo habitat ideale in Sicilia, nella zona di Pantelleria, dove è stata portata secoli or sono dagli arabi. Su questa meravigliosa isola, divisa tra le carezze cocenti del sole e la brezza marina e iodata, i meravigliosi grappoli dorati giacciono sugli scogli ad appassire per settimane intere, a volte mesi, per concentrare al meglio le sostanze aromatiche e zuccherine, che daranno vita a un prodotto come Morsi di Luce, che nel nome ha già la sua storia. Se poi aggiungiamo che la mano è quella di Florio, cantina con una storia secolare, vero pilastro dell’enologia italiana, il gioco è fatto. Dopo una parziale fermentazione, il mosto delle uve Zibibbo viene addizionato di distillato di vino, per poi riposare almeno 10 mesi in piccoli fusti di rovere e, infine, affinare in bottiglia il tempo necessario per impreziosirne il bouquet. Morsi, ma anche sorsi, di una splendida terra.
Colore oro rosa con riflessi ramati, intenso e luminoso. Al naso cattura con sensazioni di albicocca secca, miele d’arancia, scorza di agrumi candita e lievi sbuffi iodati. L’assaggio è dolce, avvolgente ma non stucchevole, aiutato perfettamente dalla sapidità che lascia una bocca pulita ed equilibrata.
Ideale con del croccante alle mandorle o agli arachidi oppure con delle scorzette di agrumi candite al cioccolato fondente.
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