Il 19 Aprile del 1870 nella bottega Carpano, a Milano, un agente di borsa, preso da una fervida discussione con altri colleghi sulla crescita giornaliera di alcuni titoli, saliti proprio quella mattina di un punto e mezzo (punt e mes), ordinò il solito Vermut, ma corretto con una mezza dose di china, utilizzando l’espressione dialettale “punt e mes”. Era poco prima di pranzo, e da questo episodio scaturì così un nuovo aperitivo, completo e unico che piacque subito a tutti. A seguito della sua invenzione nacque anche, tra i clienti abituali, il gesto per ordinarlo, che consisteva nel sollevare il pollice in aria (un punto) per poi tracciare una riga orizzontale nell’aria (e mezzo), che è diventato il segno distintivo degli amanti del genere. Ottimo da bere liscio, guarnito con una scorza d’arancia, si presta benissimo anche come base per alcuni cocktail.
Colore giallo aranciato con sfumature topazio, è caratterizzato da profumi che ricordano le erbe officinali, la china e i chiodi di garofano. L’assaggio è inizialmente dolce e zuccherino, caratterizzato da un’accattivante impronta di scorza d’arancia, per poi evolvere il suo gusto nella sensazione amara della china che lo caratterizza, per poi ritornare alla dolcezza, in un palleggiamento continuo con l’amarognolo, su un lungo finale alternato in questo infinito braccio di ferro.
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